Il Magliocco
Rappresenta il vitigno
principale di tutta la provincia cosentina, sia per presenza in vigneto che per rendimento qualitativo, diventando il protagonista della nuova Dop, insieme ai suoi sinonimi l’Arvino ad Aprigliano e a Rogliano, la Guarnaccia nera a Verbicaro e San Marco Argentano, la Lacrima o Lagrima ai piedi del Pollino, il Merigallo a Terravecchia e la Gaddrica a Longobardi. E ancora al di fuori della provincia cosentina è denominato Marcigliana o Greco nero a Lamezia Terme e Maglioccuni.
Il Magliocco Dolce
deve il suo nome all’etimo greco “strettissimo nodo”, che descrive le sue caratteristiche peculiari: grappolo medio-piccolo, piuttosto allungato, spesso composto da due ali, con un acino di dimensioni medie, di colore blu-nero e buccia spessa.
Dotato di una buona resistenza alle avversità naturali e climatiche, Il Magliocco Dolce matura tardivamente e si vendemmia, in genere, nella prima o seconda decade di ottobre.
Al segmento base
delle Terre di Cosenza appartengono i vini, costituiti da almeno il 60% di Magliocco e il 40% di altri vitigni, in peso variabile fra altri autoctoni e internazionali.
Castiglione o Petroniere nel reggino. Questo vitigno ha il primato di avere il maggior numero di sinonimi e vanta un’ottima diffusione in tutta la regione